martedì 7 giugno 2016

PRESENTAZIONE DI STURLANEWS2016 AL GASLINI








SturlaNews2016 è stato presentato oggi, 7 giugno 2016, nell'Aula Magna del Gaslini, alla presenza di due ospiti speciali: Maurizio Lo Bartolo, lottatore e istruttore di Ju Jitsu, non vedente, e Michele Corti, giornalista Mediaset, ideatore e organizzatore di Stelle nello Sport, di cui l'incontro odierno è stato  l'ultimo evento.
Dopo, un'esecuzione musicale degli alunni del laboratorio di canto, diretti dalla loro insegnante Susanna Massetti, vi è stata l'introduzione del prof. Maurizio Braggion, ideatore e coordinatore del progetto, che, dopo aver brevemente  ripercorso la storia dei dieci anni di questa esperienza didattica , ha accennato al giornale di quest'anno e presentato gli ospiti. E' stata quindi lasciata la parola  alla dietista prof.ssa Zucchi, che con la prof.ssa Rossi e una laureanda, hanno presentato il progetto"Dolci ricordi" .  Si entrati quindi nel vivo con la lettura di un bell'articolo di Marco Minuto della  I B su Maurizio Lo Bartolo, apprezzato dallo stesso atleta e da Michele Corti, che  si sono soffermati in seguito sull'importanza dello Sport e dei suoi valori, anche per superare momenti di grave difficoltà. In particolare, rispondendo alle domande del giornalista, Lo Bartolo, ha ricordato di essere stato  riconosciuto  non vedente nel 2009, dopo essere stato dichiarato ipovedente sei anni prima, e  ha parlato dell'importanza della pratica sportiva, che gli ha permesso di "sconfiggere il buio". Michele Corti ha chiesto ai ragazzi presenti sugli spalti, quanti di loro praticassero uno sport. Si sono alzate le mani di quasi tutti e la gran parte degli  sport sono stati menzionati. Corti nel suo intervento ha parlato tra l'altro  dell'importanza di conciliare sport e studio e condannato il comportamento di certi genitori che vorrebbero soltanto vedere  vincere il proprio figlio e che protestano quando questo non avviene. Ha poi fatto cenno alla diciassettesima edizione di Stelle nello sport,  manifestazione che organizza  con Uisp, Coni Società e Federazioni, i cui  numeri sono stati  davvero da record. Lo scorso maggio erano infatti  presenti al Porto Antico 72 discipline e vi sono stati oltre 200 eventi ai quali hanno presenziato oltre centomila persone, soprattutto ragazzi, tra i quali tutti i redattori di SturlaNews.
Spazio a questo punto per la lettura di alcuni articoli di "SturlaNews" e per la citazione di tanti  testi, da quello  del direttore Cervellera su "Europa e migranti", pubblicato dal SecoloXIX, ad  articoli che parlano di scienza, del problema del fumo, del bullismo, dei femminicidi, dello sport,del volontariato in Rwanda(con intervista alla dott.ssa Ilaria Negro, pediatra del Gaslini) ecc., ai racconti, alle poesie e agli scritti dei ragazzi della scuola ospedaliera, in particolare quelli di Roasd, su Parigi, ed Eugenia  sul diabete.
Dopo un breve intervento del Direttore Sanitario del Gaslini, Silvio del Buono, la prof. Rossi  ha parlato del bellissimo progetto "Impariamo l'italiano",  da lei ideato in collaborazione con la dott.ssa Beatriz Mayor, per l' ausilio linguistico ai degenti stranieri. Sandra Bello, assistente spagnola Erasmus, ha invece parlato dell'attività  che ha coinvolto durante l'anno la II B della De Toni e una scuola spagnola, il "Colegio princesa Sofia", di Sanlucar de Barrameda, il cui momento culminante è stata la visita in Spagna della prof.ssa Irene Monaco, che anche quest'anno ha collaborato con il prof. Braggion, unitamente  alla prof.ssa Rossi, per la sezione ospedaliera.
 Onore infine a tutti i redattori di SturlaNews, che sono stati citati uno per uno. Riportiamo anche qui i loro nomi:

Direttore Ruben Cervellera

Vice direttori Alberto D’Erba, Francesco Cucca e Camilla Morchio

Caporedattori  Andrea Carmagnini, Giorgia Pirino, Serena Sante e Tommaso Valente

Redattori  Elena Bagnato, Anna Carli, Aurora De Lorenzis, Filippo Falchi, Jacopo Filippone, Lorenzo Guglielmimi, Gabriele Perasso, Federico Valpreda e Matteo Valpreda .
 Tra i vari  collaboratori, si segnala Marco Minuto della I B


Dopo la premiazione del direttore Cervellera, da parte di Lo Bartolo, applausi per gli ospiti e foto di rito.


Sturlanews può essere letto e/o scaricato ai seguenti indirizzi:  
Versione interattiva
Versione scaricabile
La presentazione su Blastingnews e sul sito di "Stelle nello sport"
L'evento al Gaslini su Primocanale Welcome#Liguria (canale 12) clicca qui
e sulla pagina Facebook del Gaslini clicca qui  

domenica 1 maggio 2016

PAOLIN TRA STORIA E GUSTO. LA POESIA DELLA FOCACCIA.

Paolin, tra storia e gusto

a cura di Alberto D'Erba redazione di SturlaNews
Venerdì 15 aprile la nostra redazione al completo,formata da 17 agguerriti cronisti,con block notes, penne e cellulari,accompagnata dal prof. Maurizio Braggion, ideatore e coordinatore di SturlaNews, e dalla prof. Rosa De Bellis, è stata in visita, per il progetto del Secolo XIX, il "Giornale in Classe", allo storico panificio Paolin, situato in Via Felice Gazzolo, a Nervi. Il direttore ha affidato a me il compito di scrivere il pezzo. Devo dire che non mi sono mancate le notizie sul panificio e sulla sua storia, grazie alle puntuali risposte, ai racconti e agli aneddoti di Brunello Saettone, 70 anni, la nostra preziosa guida, titolare e memoria storica dell'esercizio,ritenuto, a furor di popolo, il panettiere più famoso della città. E' stata davvero una mattinata di vera "Buona scuola", quella che abbiamo passato davanti alle teglie, alla farina lievitata, all'impasto, "che deve riposare", ai forni, alla mitica fugassa, appena sfornata. Abbiamo ascoltato le risposte e il racconto di Brunello, con attenzione e grande interesse e, quando è arrivato il momento fatidico di mangiare la focaccia, abbiamo spazzolato in un baleno i pezzi di focaccia calda e gustosa,con "buchi" e "vallette" al posto giusto, che ci hanno distribuito con generosità. Per la cronaca, abbiamo gustato oltre alla normale, quella con le "olive" e le "cipolle" e abbiamo preso in mano un po' di impasto, con il lievito madre, vecchio di sessant'anni. 
Il fuoco di fila delle nostre domande è cominciato fin da subito. Eccolo domande e risposte in presa diretta.
Alla domanda sulla storia del panificio, Brunello, mentre impasta, ci dice che focaccia e pane vengono prodotti dall'esercizio da ben sessantatré anni! Tutto è partito da "Paolin" appunto, al secolo Angelo Saettone,padre del nostro, un panettiere che, prima a Quezzi, poi a Nervi, ha trasformato il suo soprannome in un sogno realizzato; infatti quello di Nervi è il panificio più rinomato e apprezzato di Genova, lo dimostra il fatto che produce circa 100kg di focaccia al giorno,servendola ancora calda ai suoi estimatori, grandi e piccini.
"Com'è il lavoro del panettiere? chiediamo "Quello del panettiere - risponde Saettone-è un lavoro duro,con svegli all'1.30 di notte, ma bellissimo, se c'è la passione. Per noi, è un mestiere di famiglia. Dicevo della passione,ragazzi, per me è la stessa del primo giorno". Straordinario, mi vien da pensare, visto che ci dice di essere in attività da oltre mezzo secolo! Sì, perché Il "capo fornaio" di Nervi, ha cominciato il lavoro di panificatore giovanissimo, a circa 17 anni, assieme al fratello maggiore Claudio, tuttavia a soli sette anni aveva preso in mano un pezzo di lievito madre, datogli una domenica dal padre. L'arte è stata trasmessa al figlio Marco, che rappresenta alla grande la nuova generazione e cura anche il sito web del panificio.
"Quando è nata la focaccia, orgoglio di Genova?" chiedo "La focaccia è nata intorno al 1500, veniva chiamata "pane ricco" perché conteneva olio e sale, due prodotti costosi e difficilmente reperibili, che ne facevano un mangiare da re. Oggi è uno dei biglietti da visita della tradizione gastronomica genovese, in Italia e nel mondo"
Cosa vuol dire la parola “Fugassa”? " In genovese significa “cotta al focolare”;nel 1500 e anche dopo, la focaccia si mangiava in chiesa accompagnata da un bicchiere di vino,in occasione dei matrimoni, al momento della benedizione".
"Ma perché la focaccia è tanto buona, quanto difficile da cucinare?" "Questione di mestiere- risponde Saettone-l'esperienza è fondamentale. Ci vogliono anni e anni di lavoro per essere in grado di preparare una focaccia alla genovese con i fiocchi"
" Qual è il segreto di Paolin?" " La ricetta è rigida, ma il segreto è nel rispetto delle nostre tradizioni; per esempio nello svolgere ogni passaggio della preparazione a mano, eccetto l'impastatura degli ingredienti e la cottura, senza ausilio di macchinari; utilizzare sempre gli stessi lieviti, il medesimo lievito madre, in grado di rigenerarsi, a contatto con la farina e poi c'è il vento..."
Lo guardiamo stupiti "Sì, ragazzi, il vento ha un ruolo importante: se spirerà dal mare la focaccia sarà al tocco, più tenue, se invece spirerà dai monti, se sarà vento di terra, avrà "la crosticina" ai bordi".
Poi Saettone ci parla della cottura " a 240/250 gradi tra le parti del forno che si chiamano terra e cielo, alto e basso. La prima lievitazione è in macchina- con i lieviti che si moltiplicano e mangiano gli zuccheri della farina e poi danno aria per lievitare- la seconda proprio in forno" 
Dopo aver ascoltato i segreti dell'antico impasto, rispondiamo noi a una domanda della giornalista Annalisa Rimassa, che cura la pagina della scuola sul SecoloXIX : "Quanti di voi, farebbero, da grandi il panificatore? " In diversi alziamo la mano. A Brunello, brillano gli occhi. 
Mentre impasta, Saettone Brunello ci parla di tante altre cose, ad esempio della focaccia, lunga 70 metri, da Guinnes dei primati, del 2011,era una focaccia tricolore, con il bianco del formaggio,il verde delle olive e il rosso del pomodori, della visita a Nervi del famoso chef Vissani, con la troupe di Rai1,e lancia due frecciatine, una al Comune che non dà loro il permesso di tenere un banco al Ducale, l'altra - sorridendo sotto ai baffi-ai colleghi savonesi che non sanno preparare la vera focaccia genovese. 
Secondo il mio parere, dopo aver degustato la focaccia e il pane, questo è il top dei forni presenti in tutta Genova, per cui vi consiglio di farci un salto al più presto.